Da un’indagine presso un panel di oltre 500 imprese agrituristiche italiane si evidenzia quanto il 2020 sia stato un anno di profonda transizione nella società e nel mercato, in particolare in quello turistico.
Un anno di crisi, certamente, ma anche un anno di profonda evoluzione strutturale nella domanda e nell’offerta.
Lo evidenzia il“Rapporto Agriturismo e multifunzionalità 2020” realizzato nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale che fornisce approfondimenti del tutto nuovi sugli impatti dell’emergenza sanitaria Covid-19 sulle imprese multifunzionali.
L’agriturismo italiano ha dimostrato una notevole capacità di risposta, attivando vie di fornitura alternative e parallele alla distribuzione organizzata, adottando nuovi sistemi di prenotazione, puntando sulle filiere locali, riuscendo a rinnovare, in tempi rapidissimi, la propria offerta di prodotti e servizi.
La multifunzionalità è stata da subito in prima linea e ha letteralmente recuperato, in pochi mesi, anni di ritardo nella transizione digitale facendo perno su alcuni indiscutibili punti di forza: la alta reputazione, un ottimo rapporto con il consumatore, un’immagine di affidabilità e pulizia.
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